COME FARE UNA SCANSIONE DEI CANONICAL

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L’elemento “Canonical ( rel=”canonical”) è un attributo utilizzato per specificare ai Bot quale sia la versione preferita di un contenuto presente in più pagine (con slug differenti) per evitare contenuti duplicati. 

Questo tag è molto importante in tutti i siti web ma diviene imprescindibile negli e-commerce, vediamone il motivo.

Esempio: 

Immagina di avere un e-commerce che vende abbigliamento sportivo delle migliori marche e la pagina di dettaglio della “scarpa da running” possa essere raggiunta sia dalla pagina brand che dalla categoria “running”.

Ipotizziamo due scenari:
 

il navigatore clicca sulla “scarpa sportiva” dalla pagina “brand”.
Pagina di dettaglio prodotto dalla pagina ‘brand’ Asics: dominio.com/asics/gel-venture-8

il navigatore clicca sul prodotto della categoria “Running”.
Pagina di dettaglio prodotto dalla pagina di categoria ‘Running’: dominio.com/running/gelventure-8.

In questo caso la pagina di dettaglio si porta nello slug anche i riferimenti di categoria e il sito presenta lo stesso contenuto con due percorsi differenti. L’uso del tag canonical ti aiuta a definire quale delle due dovrà essere considerata dallo Spider nella definizione del ranking.

I dati sono a tua disposizione nella scheda “canonicals” della finestra superiore e possono essere filtrati in base ai seguenti attributi:

  • Contains Canonicals: la pagina ha un URL canonico impostato (tramite elemento di collegamento, intestazione HTTP o entrambi). Questo potrebbe essere un URL canonico autoreferenziale, dove l’URL della pagina è lo stesso dell’URL canonico, o potrebbe essere “canonicalised” (canonicalizzato), dove l’URL canonico è diverso dall’URL della pagina.
  • Self Referencing: c’è la presenza di un link canonico che corrisponde allo stesso URL della pagina come autoreferenziazione che ne determina lo status di contenuto primario di quello specifico contenuto (vedi esempio sopra dell’ecommerce e scarpa sportiva); quindi se esiste un altro “Url Path” con lo stesso contenuto dovrebbe prevedere un tag “Canonicalised”.
  • Canonicalised: la pagina presenta un URL canonico diverso da se stesso. L’URL in questione è “canonicalizzato” in un’altra posizione. Questo significa che i Motori di Ricerca vengono istruiti a non indicizzare la pagina, e il Ranking viene consolidato alla versione canonica.
  • Missing: non c’è un URL canonico presente né come elemento di collegamento, né tramite intestazione HTTP. Se una pagina non indica un URL canonico, Google identifica quella che ritiene essere la migliore versione o URL. Questo può portare ad una imprevedibilità del ranking, e quindi generalmente tutti gli URL dovrebbero specificare una versione canonica (self-referencing).
  • Multiple: ci sono più canonici impostati per un singolo URL (o più elementi di collegamento, intestazione HTTP, o entrambi combinati). Questo può portare all’imprevedibilità, poiché ci dovrebbe essere solo un singolo URL canonico impostato da una singola implementazione (elemento di collegamento o intestazione HTTP) per ogni pagina.
  • Non-Indexable Canonical: l’URL canonico è verso una pagina non indicizzabile. Questo include i canonici che sono bloccati da robots.txt, nessuna risposta, redirect (3XX), errore del client (4XX), errore del server (5XX) o ‘noindex’. 

Le versioni canoniche degli URL dovrebbero essere sempre indicizzabili, pagine con risposta ‘200’. Pertanto, i canonici che vanno a pagine non indicizzabili dovrebbero essere corretti alle versioni indicizzabili (‘indexable’).

La colonna ‘Occurences’ conta il numero di elementi rel=”canonical” che sono stati scoperti per ogni singolo URL.

Dalla sidebar laterale puoi verificare in tempo reale tutti gli URL che hanno delle criticità nella gestione dei canonical. Nell’immagine qui sotto, puoi vedere un URL che è “canonicalizzato” e 1 URL che presenta un “Non-Indexable Canonical”.